Ascoli è la citta del travertino. Ci vogliono mazzuolo, picchetto, graffione, buciarda, frullini, scalpelli, martelli. E poi tanta pazienza, determinazione e forza nelle braccia perché il travertino non è malleabile. Assomiglia all’ascolano (o forse è l’inverso) che ha la fama dell’ostinato, che “tè la testa dura come lu travertì”.


Tac, tac, tac, tic, tic, tic. Scultori e scarpellini, per centinaia di anni, hanno scandito il ritmo della nostra città, dandole forma. Il centro storico di Ascoli, interamente realizzato in travertino, è un manto d’avorio lavorato da mani pazienti e instancabili. Ascoli è la città del travertino.

Molte sono le cave di travertino che possiamo incontrare allontanandoci di pochissimi chilometri dalla città. Immerse in verdissimi panorami si stagliano bianche e splendenti.

Le botteghe dei “Magistri de petra” oggi sono scomparse ma la tradizione resiste grazie all’opera di artisti locali di altissimo livello: Giuliano GiulianiCave Cavam

Le nostre mani e il nostro corpo conosce da sempre le basse temperature di questa pietra. Sedersi sui sedili in travertino in inverno vuol dire perdere la sensibilità delle cosce, ma per noi è così, da sempre. Passare le mani sui quelle superfici liscissime e fredde per noi è rassicurante, siamo a casa.

Ascoli è la città del travertino e noi ascolani abbiamo la testa dura come il travertino. Ma venite a conoscerci e vi stupiremo!

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