Sapete perché è importante andare al museo? Il museo è un contenitore in continua erogazione. Così come un libro. Le sua parole sono lì, materialmente stampate e ferme fra le pagine di carta. Ma ogni lettore leggendolo intraprende un viaggio tutto suo, ogni volta nuovo e differente. Per questo è importante andare al museo. Per acquisire consapevolezza, stimolare la creatività e l’intelligenza, vivere un’esperienza sempre nuova.

Il territorio Piceno è ricco di storia, arte e cultura. E’ traboccante di musei di ogni genere e tipo. Museo all’aperto, Pinacoteche e gallerie d’arte. Tutti possono trovare il proprio museo ideale, la propria esperienza da vivere. Non a casa Ascoli & Piceno è fra le prime 10 città candidate a Capitale della Cultura 2024!

Vi vogliamo quindi portare a fare un giretto fra alcuni fra nostri musei, come degustazione della scorpacciata di cultura che vi aspetta qui nel Piceno!

Pinacoteca Civica

La Pinacoteca, ospitata nel Palazzo Arringo, edificio medievale ristrutturato nei secoli XVII e XVIII, venne istituita nel 1861 a seguito delle soppressioni degli Ordini religiosi. Rappresenta oggi una delle più complete e significative raccolte d’arte della regione. Le opere sono esposte secondo una divisione prevalente in sezioni di arte antica e moderna.

Il Forte Malatesta

Il Forte Malatesta è un’opera fortificata di difesa urbana della città di Ascoli Piceno. Edificato nei pressi delle sponde del torrente Castellano e del ponte di Cecco. Passo obbligato per chi accedeva in città dalla zona est, è stato ricostruito sui resti di precedenti architetture erette nel corso dei secoli. Questa area ha ospitato come prima costruzione un impianto termale di epoca romana. La fortificazione beneficiò di opere di restauro dopo la distruzione dei Longobardi, ma fu nuovamente rasa al suolo nell’anno 1242. Galeotto I Malatesta, nel 1349, quando fu Signore di Ascoli la ricostruì. L’attuale rocca, rappresenta la definitiva sistemazione operata da Sangallo il Giovane, che la progettò ed elevò nel 1540 su incarico di Papa Paolo III Farnese.
Il Forte fu oggetto di un nuovo restauro nel 1600. Tra il 1797 e il 1798 il Governo Pontificio lo utilizzò come caserma. Dal 1828 al 1978 il Forte fu utilizzato come carcere giudiziario.

La Galleria d’Arte Contemporanea

La Galleria d’Arte Contemporanea Osvaldo Licini, situata all’interno del Polo Culturale S. Agostino, raccoglie diverse opere di importanti autori italiani come Fontana, Capogrossi, Vedova, Severini, Bompadre e soprattutto la collezione Celi-Hellstrom ricchissima di dipinti e disegni di Osvaldo Licini. La Galleria è anche un centro di cultura che ospita periodicamente convegni e lezioni d’arte. Dal 31 marzo la Galleria ospita una sala dedicata a Tullio Pericoli dove è possibile ammirare i disegni e i  cartoni preparatori per la Sala Garzanti.
Osvaldo Licini (1894-1958), originario di Monte Vidon Corrado, in provincia di Ascoli Piceno è uno dei maestri dell’astrattismo europeo. La pittura per Licini è l’arte dei colori e delle forme liberamente concepite, cioè un’arte irrazionale con predominio di fantasia e immaginazione.  I temi sono quelli tipici, il cielo e l’aria, come luoghi dell’irreale e della fantasia.

Il Museo dell’Arte Ceramica

Il museo è articolato in cinque sezioni che consentono di ripercorrere le vicende della produzione ceramica ad Ascoli Piceno, dai bacini in maiolica arcaica risalenti al XV secolo, alle produzioni dell’Otto e Novecento: vasi, piatti, urne, caffetterie, tazze realizzate dalla manifattura Paci (1808-1856), e dalla manifatture Matricardi (1920-1929) e Fama.

Nella sezione dedicata al legato di Antonio Ceci (medico e collezionista ascolano) donato nel 1920 al Comune di Ascoli, sono conservati oggetti delle manifatture di Deruta, Faenza, Montelupo, Savona e Genova. Di notevole importanza è la sezione dedicata alla serie di mattonelle dipinte dai maggiori artisti castellani Francesco e Carlo Antonio Grue e Berardino Gentili, provenienti dal convento ascolano di Sant’Angelo Magno. Il Museo dispone di un attrezzatissimo laboratorio corredato di tornio e forni.

La Cartiera Papale

La prestigiosa struttura della Cartiera Papale di Ascoli Piceno è diventata una vera e propria “cittadella della scienza” al servizio della cultura, dell’innovazione e della diffusione della cultura scientifica e manifatturiera del territorio. All’interno dell’antico opificio è stata allestita un’esposizione che documenta, anche con macchine d’epoca recuperate o ricostruite, il processo produttivo della carta. Al terzo piano dell’edificio è stata invece trasferita l’importante raccolta naturalistica collezionata dallo scienziato ascolano Antonio Orsini.

Le raccolte ospitate comprendono collezioni di orittognostica, geognostica, paleontologia, conchiglie marine, terrestri e d’acqua dolce, erbarie.

Il Museo del Ricamo di Venarotta

Il museo ospita diverse realtà artistiche locali, composte da diversi artigiani. I turisti possono fare il percorso dedicato a tutto quello che riguarda l’artigianato e il saper fare locale.

Per quanto riguarda il ricamo, chiunque può cimentarsi in una prima esperienza nel ricamare, toccare tessuti e immergersi nei colori che richiamano un tessuto e/o un disegno da realizzare. Capire e conoscere fino in fondo tutte le fasi lavorative e di realizzazione di un disegno su tipologie diverse di tessuto.

Il museo del Ricamo a Venarotta conserva preziose opere manifatturiere del xx secolo ed è ricco di ricami anche dell’era moderna. Esso nasce dall’esigenza di tramandare l’arte del saper fare. L’obbligo che tutti abbiamo di far conoscere e di tramandare questo sapere continua ancora e vive nelle meravigliose mani di persone che dedicano il loro tempo alla realizzazione di opere d’arte.

Questi e molti altri siti museali vi aspettano ad Ascoli & Piceno… perché è importante andare al museo!

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